
Ieri sera è cominciata una nuova sfida divulgativa: unire le neuroscienze con l’industria dell’intrattenimento. Unire i contenuti di una radio universitaria con le attività di una discoteca. Qualcosa di apparentemente banale o illogico.
Ma l’idea parte da lontano
L’idea parte dalla discoteca. Una particolare discoteca: il @mirayabeachpark , gestita da due fantastici ragazzi (@therealdo23 e @coras__ ). Esistono migliaia di discoteca in Italia. Tutte con una particolare caratteristica o mercato. Ma il Miraya è riuscito in qualcosa di più grande di una semplice offerta imprenditoriale di divertimento con musica e luci. Il Miraya è passato da offerta di intrattenimento, a prodotto commerciale, a identità sociale. Il “cogito ergo sum” è diventato “Miraya ergo sum”. Le persone che scelgono il Miraya per le loro serate lo fanno perché si identificano in questo marchio.
Da qui nasce l’idea. Portare in un luogo che rappresenta una identità sociale un prodotto completamente opposto – la conoscenza – per veicolarla in una nuova forma.
La forma che abbiamo dato con il primo ospite, @andreacasta , è quella di parlare di un artista non come semplice performer, ma come un expert brain. Una persona capace di “insegnare” agli altri come è riuscito a diventare famoso. Nella prima puntata, insieme a Flavio @rappsychology_ abbiamo visto che gli ospiti del Miraya sono capaci di andare oltre la loro performance per dimostrare come l’arte ha modificato le loro abilità mentali.
La prima puntata è andata e tra poco sarà visibile sui canali di @umgwebradio Ci vediamo alle prossime….