Psicologia Contemporanea

“Super-Esperti”. Psicologia Contemporanea, n° 282, pp. 84-88, Lug-Ago 2017. ISSN: 0390-346X

Nel 1905 Alfred Binet pubblicò il primo test per misurare l’intelligenza. Nel 1955 Thomas Harvey, prelevò il cervello di Albert Einstein per consegnarlo alla scienza. Nel 2005, Sandra Witelson, analizzando il cervello post-mortem di 100 soggetti sani, affermò “if you found brain bigger, is better”.

Malgrado questo, dopo oltre 100 anni, né le neuroscienze né la psicologia moderna sono riusciti a trovare un modello comune per spiegare l’intelligenza umana. Alcuni passi avanti sono stati fatti, però, negli ultimi venti anni, con lo studio dei Super-Esperti, quella categoria d’individui che grazie alla loro professione hanno sviluppato una particolare abilità. Studiando, infatti, il cervello di Musicisti, Architetti, Prodigi, Chef, Matematici, Sommelier, Scalatori e Scacchisti, le neuroscienze moderne hanno ridisegnato un nuovo concetto di intelligenza dove viene dato più peso all’influenza dell’ambiente rispetto alla predisposizione genetica.

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