La parola equilibrio deriva dal latino, dai termini “aequus”, che vuol dire uguale, e “libra”, che vuol dire bilancia. Nell’accezione più propriamente classica, con equilibrio mentale ci si riferisce alla capacità dell’essere umano di trovare un’omeostasi tra le pressioni interne rispetto a quelle esterne. Per pressioni esterne intendiamo tutta quella infinita serie di dictat, valori, tradizioni, leggi (pubbliche o morali), norme, modelli, opinioni, simboli di cui è pieno il mondo che percepiamo con i nostri sensi e che rappresentano l’essere umano nella sua dimensione sociale. Per pressioni interne, invece, parliamo dei bisogni primari (cibo, sonno, sesso, protezione) e secondari (stima, socializzazione, autorealizzazione) che governano la nostra ricerca di piacere e di soddisfacimento, ma che contrastano con ciò che l’ambiente esterno autorizza o meno.
