Il 2018 si presenta come un anno scoppiettante per le neuroscienze. Da una parte, infatti, c’è la tempesta delle start-up/spin-off mondiali pronti ad invadere il mercato con qualsiasi forma di algoritmo di intelligenza artificiale capace di fare ogni cosa. Dall’altra ci sono la Pfizer che sta dismettendo la ricerca sul Parkinson e Alzheimer e le nuove evidenze che mettono in discussione la credibilità della statistica alla base dei dati neuroscientifici.
Chi la spunterà?